Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2018

L'ultima Thule...

L'Ultima Thule è un'isola leggendaria citata per la prima volta nei diari di viaggio dell'esploratore greco Pitea nel 330 A.C. L'isola viene indicata come "una terra di fuoco e ghiaccio nel quale il sole non tramonta mai". E' anche il titolo dell' ultimo album di Francesco Guccini dove, nell' omonima canzone, descrive la sua "ultima Thule" come l'ultimo viaggio artistico dopo una carriera lunga, talentuosa e  ricca di soddisfazioni. Personalmente dopo le emozioni della 35^ Firenze Marathon ho individuato come mia "ultima Thule podistica"   la Milano Marathon del prosssimo 7 aprile. Un ultimo viaggio verso il sogno di scendere sotto le 3 ore. L' ultimo per tanti motivi: -perché non voglio che diventi una ossessione -perché bisogna essere umili e riconososcere i propri limiti -perché correre é la mia passione e non conta a che velocità -perché ci sono altri sogni podistici che mi attendono -perché l'età ini...

Firenze Marathon 2018: questione di feeling!

La sveglia è suonata presto, prestissimo con lo start della maratona alle 8:30 e la pioggia che tintinnava sul davanzale della finestra. Temperatura mite e vento tutto sommato leggero. Come ho detto tante volte ho un feeling particolare con la Firenze Marathon e con la città che grazie al suo popolo regala emozioni su emozioni. Alle 8:30 lo sparo dello starter e tutti i 9400 atleti hanno iniziato il loro viaggio. Percorso leggermente cambiato rispetto a come lo ricordavo mentre dal cielo sembrava arrivare una timida tregua. "La quiete prima della tempesta" mi verrebbe da dire ma andiamo avanti con calma. I primi chilometri sono andati via veloci e regolari con il passo medio sui 4'07"/km. Ero leggermente veloce ma nemmeno troppo quando, con svolta a destra, ci si è diretti verso il parco le Cascine. A quel punto dal cielo è iniziato a piovere molto. L'unica nota positiva era la quasi assenza di vento. Al' 11° km vedo Paolo Santello che mi stava incitando. A...

Dualismo pre maratona...

A soli 8 giorni dalla Firenze Marathon avevo in programma un allenamento light di "soli" 15 da correre senza forzare eccessivamente. Quando arrivo nella parte finale di una preparazione ho sempre una sorta di dualismo che nelle precedenti occasioni ha fatto vincere la paura. Proprio come nella meme di Homer Simpson (presa in prestito da  Atleti disagiati ) mi ritrovo sempre con la voglia di rifinire nel migliore dei modi la preparazione ma poi un po' per la paura di rischiare una contrattura, piuttosto che un affaticamento finisco così per correre gli ultimi allenamenti molto sottotono. Stavolta no! Stavolta è stato tutto diverso a partire dal medio di domenica scorsa in cui ho corso in scioltezza a RG. Anche la settimana appena trascorsa è stata all'insegna della rifinitura dove non ho saltato allenamenti e nei quali ho corso bene arrivando ad oggi con sensazioni molto positive. Stamattina quindi sono uscito molto sereno e  dopo un doveroso riscaldamento con un cli...

40^ Corsa podistica Campocervaro: era proprio quello che ci voleva!

Dopo due settimane non facili mi sono ritrovato negli ultimi allenamenti con quanche fastidio ai quadricipiti e col morale che sembrava essere sempre meno positivo. L'ultimo lungo di domenica scorsa sembrava aver lasciato strascichi di affaticamento mentre oggi avevo in programma la 40^ edizione della corsa podistica Campocervaro a Cimetta (Tv) che era perfetto come test pre Firenze Marathon.  Alle 9 lo start della 20 km con il cielo grigio e l'umidità che entrava nelle ossa. Sono partito sereno ma con la consapevolezza che se i muscoli avessero dato segnali di dolore avrei cambiato drasticamente obbiettivo, rallentando e cercando di limitare i danni. "Non fasciarti la testa prima di romperla" mi dicevo ma la preoccupazione era tanta. Primi metri e con scioltezza mi metto subito sul ritmo gara ma non mi illudo. Al 5° il GPS dice che il passo medio è 4'10"/ km e se lo dice lui io chi sono per contraddirlo? Le sensazioni non erano male ma mai illudersi! La ga...

Cara Firenze Marathon ti scrivo...

"...così mi distraggo un po'" mi verrebbe da dire ricordando una celebre canzone di Lucio Dalla. Ti scrivo perché tra 3 settimane ci rivedremo e personalmente non vedo l'ora. È assodato che ci sia un feeling particolare tra noi e la storia non può che confermarlo. Fu l'edizione 2009 quella che ci fece conoscere. Io avevo smesso di fumare da neanche un anno ed in testa il sogno di andare sotto le 3 ore e 30 minuti. Fu amore immediato e alla fine staccai un tempo di 3:29:18 realizzando il sogno tanto sudato. Nel 2011 la mia seconda esperienza in terra fiorentina. Stavolta la speranza era andare sotto le 3 ore e 20 minuti. Non so se sia stato più merito mio, merito tuo  oppure del popolo di Firenze che tanto riesce a dare agli atleti ma chiusi la gara in 3:18:11 realizzando il nuovo record personale. La mia grande voglia di tornare mi ha portato a decidere di partecipare nell'edizione 2014. Ero leggermente dimagrito ma non pensavo di fare un nuovo record person...