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L'ultima Thule...

L'Ultima Thule è un'isola leggendaria citata per la prima volta nei diari di viaggio dell'esploratore greco Pitea nel 330 A.C. L'isola viene indicata come "una terra di fuoco e ghiaccio nel quale il sole non tramonta mai". E' anche il titolo dell' ultimo album di Francesco Guccini dove, nell' omonima canzone, descrive la sua "ultima Thule" come l'ultimo viaggio artistico dopo una carriera lunga, talentuosa e  ricca di soddisfazioni. Personalmente dopo le emozioni della 35^ Firenze Marathon ho individuato come mia "ultima Thule podistica"  la Milano Marathon del prosssimo 7 aprile. Un ultimo viaggio verso il sogno di scendere sotto le 3 ore.
L' ultimo per tanti motivi:
-perché non voglio che diventi una ossessione
-perché bisogna essere umili e riconososcere i propri limiti
-perché correre é la mia passione e non conta a che velocità
-perché ci sono altri sogni podistici che mi attendono
-perché l'età inizia a farsi sentire
-perché la corsa deve rimanere un divertimento
Sono sicuro che in ogni caso sarà una grande esperienza ricca di emozioni dove sarà importante metterci il giusto impegno ed una adeguata dose di grinta. Poi però una volta vissuta questa ennesima sfida farò un passo indietro e a prescindere dal risultato tornerò ad allenarmi e a correre su ritmi un po' più tranquilli. Sulla carta la gara milanese si snoda su un percorso piatto e veloce quindi era la scelta migliore per quel che riguarda il tracciato ma ad impensierirmi sono più che altro i ricordi dei tantissimi insulti vissuti nella Milanocitymarathon 2008 in quel 23 novembre che nessuno dei partecipanti credo potrà mai dimenticare. Per il resto sarà sport! Sport e passione...sudore e fatica. Non sarà la mia ultima maratona ma sarà la mia "ultima Thule" perché come cantava Guccini:"«L'ultima Thule attende e dentro il fiordo si spegnerà per sempre ogni passione/ si perderà in un'ultima canzone di me e della mia nave anche il ricordo». Grazie Francesco!

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Che nessuno spezzi la catena

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