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Trevisomarathon 2015: correre una maratona è un'emozione grandissima

 
Correre una maratona è un' emozione grandissima e le emozioni, successivamente, si trasformano in ricordi. Ricordi indelebili di momenti, attimi, di volti e di sorrisi, scorci paesaggistici che si stampano in memorie fotografiche che non si cancelleranno mai. Conegliano vestita da festa per la partenza della 12^ edizione della maratona di Treviso, "la maratona dietro casa", come amo chiamarla io, la maratona dove tutto è cominciato per me e per molti che come me "giocano" a fare gli atleti.  Una passione splendida, quella del podismo che ancora mi affascina e affascina dato che i praticanti sono sempre in aumento. Ma torniamo a ieri nei pressi dello start! Grande clima di festa con i miei amici podisti di sempre tra una barzelletta e l' altra a stemperare tensioni e agitazioni. Con Gigi "transenna", Ferdinando & Patrizia, la Manuela, Michi "Fox", John De Facci e tantissimi altri amici podisti con i quali si è riso e scherzato, chiacchierato e discusso prima del via. E' bello vedere come lo sport unisca le persone, lo sport vero, quello pulito, quello che in mezzo a 1000 impegni si riesce sempre a trovare la forza per praticarlo. Poco prima dello start ritrovo dopo tanti anni Fabio Rossetto col quale ho scambiato qualche chiacchiera e poi poco prima delle 10 eccomi lì, nella seconda gabbia, a concentrarmi per partire il più rilassato possibile. Lo speaker Alex Geronazzo ha caricato tutti gli atleti in un countdown ricco di emozioni...e poi viaaaa!!! "Questa è Trevisomarathon-gridava Geronazzo-questa partenza è già storia!". I primi km un tantino caotici tra gente che sorpassava e gente che andava davvero troppo piano per la gabbia assegnata. Verso S.Lucia di Piave tutto si è stabilizzato mentre il passaggio per il centro del "paese delle fiere" ha offerto un colpo d'occhio che è risultato solo un piccolo antipasto di ciò che lungo il percorso ci si sarebbe trovati. Ponte della Priula ad esempio con un continuo di applausi e di grande partecipazione. Come me fin dall' inizio Andrea Armellin del team Per correre il Sile. Tutt' intorno tantissima gente che incitava e i tantissimi miei "tifosi" ad osannami metro dopo metro regalandomi brividi che non so descrivere. "Sei più conosciuto dei top runners" dirà successivamente Armellin mentre io continuavo a dire che i chilometri andavano via veloci veloci. Il passo stabile sui 4'25''/km e le gambe che giravano a 1000. Anche il passaggio a Nervesa della Battaglia e Arcade tra la folla di spettatori che ci ha fatto sentire dei veri eroi e ancora quel:"vaiiii Pasteooooo....grande Pasteoooo- o più semplicemente-Pasteoooooooo" a farmi sentire importante anche se solo per un giorno, anche se solo per 42 km e 195 metri! I brividi a quel punto hanno iniziato a fare le ripetute lungo la schiena, passando per le braccia e arrivando fino all' anima! Correre  una maratona è un'emozione grandissima anche e soprattutto per questi motivi! Il passaggio alla mezza maratona ha fatto registrare il tempo di 1:34:21 quindi tutto ottimo veramente. Al ristoro del 25° km perdo un po' il passo per bere l'acqua e Armellin mi sfugge di un centinaio di metri. Cerco di usare la testa e senza recupere il distacco troppo in fretta programmo un recupero in 3 km. Il passaggio a Povegliano è stato un altro bagno di folla, il popolo di Povegliano è sceso tutto in strada e anche lì altra botta di brividi! Al 32° km ecco ancora una volta la scelta di azzerare il Garmin e proseguire negli ultimi 10 km come se fosse un' altra gara. Nei pressi di Villorba, eravamo circa al 35° km, continuavo a vedere Andrea Armellin avanti di 200 metri ma il mio passo era decisamente più pesante di prima. Decido di usare la testa evitando il crollo che negli ultimi 5 km mi ha visto esausto alla Firenze Marathon dello scorso novembre. "Respira Pasteo-mi dicevo-recupera le forze e tieni la testa bassa!". Ho azzerato il Garmin ad ogni km cercando di chiudere sempre più vicino possibile al passo di 4'30''/km ma non sempre è stato fattibile. Ormai non sapevo nemmeno dov'ero ma intuivo che tutto sommato non avevo avuto crisi ma che era stato solo un momento di stanchezza. "Respira Pasteo" mi dicevo ed io ho respirato. "Testa bassa e denti stretti Pasteo" e così è stato. Correre  una maratona è un'emozione grandissima anche per la sofferenza degli ultimi chilometri dove esce la forza di carattere, dove le chiacchiere non servono perché quando ti trovi lì devi solo correre il meglio possibile...e basta! Al 39° km inizio a commuovermi come al solito! "C@zzo Pasteo la smetti di fare la femminuccia???-mi dicevo ormai in uno stato di delirio mentale-corri Pasteo corri altrimenti sei solo chiacchiere e distintivo...sei solo chiacchiere e distintivo!". Poco prima del 40° km riconosco Massimo Trevisi e anche da parte sua non è mancato un sonoro:"Vaiiiiiii Pasteooooooo" mentre ormai la confusione mentale era arrivata al top. Gli ultimi due chilometri li ho corsi a denti strettissimi, ero molto sfinito e comprendevo che avevo dato il massimo ma c'erano ancora delle centinaia di metri da fare e che andavano fatti! Poco distante sentivo le voci degli speakers che animavano la zona del traguardo e così ho iniziato ad accelerare. Davanti a me avevo porta S.Tommaso e dopo la svolta a sinistra ecco il traguardo e la mia corsa che si fà falcata e che diventa poi sprint finale! Vania Carnio su Facebook ha scritto nel mio profilo:"Grande Pasteo.... Vestio de rosso e a bombazza gli ultimi 100 mt te me pareva l'uomo torcia...te ndea tant fiss che te fea fin fum..." racchiudendo perfettamente in una breve frase quei miei ultimi metri di gara. Appena terminata la mia corsa ecco Andrea Amellin che mi ha aspettato e la nostra giornata da "atleti" si è conclusa con un grande abbraccio commosso e intriso di lacrime che difficilmente verranno scordate. Correre una maratona è un'emozione grandissima anche e soprattutto per queste cose perché sono proprio queste piccole grandi gioie che commuovono e appassionano in un susseguirsi di attimi che ci fanno sentire vivi! Ringrazio infinitamente Armellin per i quasi 30 km corsi insieme. Per la cronaca ho anche registrato il mio nuovo PB concludendo la gara in 3:11:07 un' emozione in più da ricordare.

Pasteo vi saluta e vi augura good run

Commenti

  1. Bravo Alberto,sia per la prestazione che per quello che hai scritto...ti dovrebbe leggere chi non corre per capire cosa significa e magari provarci...un abbraccio.

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  2. complimenti Alberto per il PB e per il racconto , gran bella gara e racconto fantastico .....

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  3. Fantastico Alberto! I tuoi racconti sono sempre molto belli e coinvolgenti. Ottima prestazione in gara! Anche per me Treviso richiama ricordi indelebili. La mia prima maratona è stata qui!

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