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Firenze Marathon 2018: questione di feeling!

La sveglia è suonata presto, prestissimo con lo start della maratona alle 8:30 e la pioggia che tintinnava sul davanzale della finestra. Temperatura mite e vento tutto sommato leggero. Come ho detto tante volte ho un feeling particolare con la Firenze Marathon e con la città che grazie al suo popolo regala emozioni su emozioni. Alle 8:30 lo sparo dello starter e tutti i 9400 atleti hanno iniziato il loro viaggio. Percorso leggermente cambiato rispetto a come lo ricordavo mentre dal cielo sembrava arrivare una timida tregua. "La quiete prima della tempesta" mi verrebbe da dire ma andiamo avanti con calma. I primi chilometri sono andati via veloci e regolari con il passo medio sui 4'07"/km. Ero leggermente veloce ma nemmeno troppo quando, con svolta a destra, ci si è diretti verso il parco le Cascine. A quel punto dal cielo è iniziato a piovere molto. L'unica nota positiva era la quasi assenza di vento. Al' 11° km vedo Paolo Santello che mi stava incitando. Al 13° km l'omaggio a Davide Astori con un grande cartello viola col numero 13 e la scritta Davide nel cuore. Poco dopo rivedo Paolo che ha sempre una grande simpatia per me e che è  sempre ricambiata. Al 14° km in un tratto a doppio senso di marcia vedo mia moglie Manuela che ho salutato animatamente. Lasciato il parco ci si è diretti verso ponte vecchio con la magia che quel luogo regala ed un pubblico da urlo. L'acqua limacciosa dell'Arno accompagnava gli atleti verso il passaggio della mezza maratona ricordando però il passaggio vicino a via de' Bardi luogo dove nacquero i Litfiba! Il passaggio alla mezza maratona segnava un tempo di 1:28:30 perfetto, perfettissimo con quello che speravo. Nonostante la pioggia e l'umidità stavo riuscendo a tenere il ritmo che speravo. Il percorso quindi si stava per snodare sulla zona di Campo di Marte. Il 25° km é arrivato svelto ma ho sinceramente sofferto quanche leggero cambio di pendenza. "Ragiona-mi dicevo- ragiona!" C'era proprio da ragionare perché gli ultimi 7 km sarebbero stati i più importanti. L'insegna luminosa del 30° km dava 2:06:54 quindi ero messo bene ma proprio a quel punto il vento, che fin prima nemmeno si sentiva ha iniziato a prendere forza. Il giro allo stadio Franchi e l'ingresso allo stadio di atletica col giro della pista ed il 33° km era andato. Ora ci rimaneva la parte finale che sarebbe stata corsa praticamente tutta in pieno centro. Io stavo comprendendo ampiamente da quanche minuto che non correvo più regolare. Bastava vedere che tanti mi stavano passando via veloci ed io in piena paranoia. Al 36° km i tempi iniziano a crollare. Al 37° km cerco di tenere botta ma il GPS segnava che le cose stavano precipitando. Al 38 ° km decido di diventare buddista. Al 39° rivedo ancora una volta Paolo Santello che mi urlava:"dai che ce la fai...daiiiii" ed io credo di avergli fatto capire a gesti che ero ridotto piuttosto male. Al 40° decido che appendero' le scarpe al chiodo. Al  40° e 100 metri capisco di aver pensato una cazzata. Al 41° km mi rendo conto che però potevo giocarmi il personale ed allora sono cominciati dei conti matematici assurdi che nemmeno sto a raccontare. So solo che ho visto Piazza della Signoria ed ho iniziato a correre più veloce che potevo. La voce dello speaker poco distante e la gente che urlava e faceva il tifo. Ho visto il Battistero e dopo una svolta a sinistra ho tagliato il traguardo in 3 ore 3 minuti e 4 secondi realizzando il nuovo record personale seppur di soli 41 secondi. Dopo di ché solo lacrime come al solito, anzi, più del solito perché oggi è stata dura davvero e nonostante che per tanti chilometri sia stato perfettamente in linea col passo che serviva per abbattere il muro delle tre ore io lo sapevo che sarei crollato nel finale ma ma ne sono fregato perché per me la Firenze Marathon é una gara stratosferica che meritava di essere corsa dando tutto #finoallultimometro e così ho fatto.

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