
Seconda puntata della nuova rubrica "Intervista col...podista" che già al debutto con la presentazione di Fatdaddy (come ce ne fosse stato bisogno!?!) ha riscosso molto interesse. Questa sera voglio farvi conoscere Mario Ricci che ho conosciuto prima su Facebook, poi tramite il blog e a Firenze finalmente ci siamo stretti la mano e visti "dal vivo" in un incontro al blogpoint all'Expo della maratona.
Pasteo:ciao Mario e grazie della tua disponibiltà.
Mario:ciao Pasteo mi chiamo Mario, ho 48 anni, 49 il prossimo luglio, sono nato a Parma, ma abito a Pescara in Abruzzo, dove mi sono trasferito per ragioni di lavoro.
P: In che anno é iniziata la tua avventura podistica e quali sono stati i motivi che ti hanno avvicinato all' atletica leggera?
M:Nel 2003. Ricordo che tutto nacque in un momento particolare della mia vita, un lutto in famiglia. La scomparsa prematura di questa persona mi trasformò emotivamente, dandomi il coraggio, tra le altre cose, anche di iniziare a correre. Fino a quel momento, guardavo le persone correre con un misto di invidia e ammirazione, ma con la consapevolezza di non poterle mai imitare.
P: Pescara offre delle buone opportunità agli amanti del running?
M:Si, abbiamo un calendario di gare abbastanza organizzato con gare di ogni tipo e distanza e distribuite su tutto l’anno. La posizione strategica abruzzese mi permette poi di partecipare a molte gare anche nelle vicine regioni delle marche e del Lazio.
P: Il tuo ricordo podistico più bello?
M:Ne ho molti, ma ricordo la contentezza e la soddisfazione nel finire la mia prima maratona, era quella di Treviso nel 2008. Toccai davvero il cielo con un dito, senza dare importanza al tempo che impiegai per arrivare al traguardo. Fu davvero bello!
P: Preferisci correre su asfalto o sterrato?
M:Non ho molte possibilità di correre sullo sterrato, corro prevalentemente sull’asfalto. Ho scoperto da qualche tempo il Trail e devo dire che è una variante che mi è piaciuta molto. Penso che quest’anno ne correrò parecchi.
P:NewYork city marathon oppure una maratona dietro casa?
M:Non ci crederai, ma la maratona di Pescara, tra l’altro molto bene organizzata e parecchio partecipata, non l’ho mai corsa. Spero di rimediare quest’anno. Tra l’altro non ho molte esperienze in maratona, ne ho corse solo cinque. Diciamo che sono stato attirato da quelle più famose. Certo, penso che correre a New York sia un obiettivo che ogni maratoneta punti a realizzare.
P: Qual' é stato il beneficio più grande che ti ha dato questa disciplina sportiva?
M:Sicuramente la calma e la sensazione di benessere. Meno ansia e aumento dell’auto stima. Ho aumentato la predisposizione del confronto con altri, sia nella corsa che nella vita di tutti i giorni. Il tutto abbinato ad una rieducazione alimentare che mi ha fatto un gran bene.
P:Ti é mai venuta la voglia di mandare tutto al diavolo?
M:Sinceramente no. Un’eventualità che non mi ha mai sfiorato. Penso che sia per il fatto che siano pochi anni che corro. Conosco atleti coetanei, anche molto forti, che corrono da quando avevano 14 anni e che sono alla frutta emotivamente.
P: A quale gara sei più legato?
M:Alla mezza maratona. Penso che sia la gara fatta su misura per me. E’ la distanza che ho metabolizzato meglio. Certo, voglio essere un discreto maratoneta, non lasciando nulla di intentato per migliorarmi anche sui 42.195 mt, ma sulla mezza il lavoro è più agevolato.
P: Secondo te il doping é?
M:Una presa in giro soprattutto a se stessi. Soprattutto per degli amatori come noi, che gusto c’è a barare? L’ottenere dei risultati coi propri mezzi, ottenuti solo con la propria determinazione, penso che sia il massimo della soddisfazione. Se bari, non fai solo una scorrettezza agli altri atleti, ma inganni soprattutto te stesso. Io voglio solo divertirmi.
P: C' é un campione nel quale ti identifichi?
M:Mi piace la storia di Giorgio Calcaterra, uno come noi. Un tassista che è venuto fuori alla grande, orgoglio italiano nel mondo. Ma anche il mitico Marco Olmo ( l’uomo che ha fermato il tempo) è una persona che per noi runner è un mito. Una persona umile e determinata che ha messo in fila gli ultrarunner di tutto il mondo.
P: Hai un sogno podistico nel cassetto?
M:Mi piacerebbe fare una bella maratona. Tutti dicono che ho tutto per farla bene, ma sono fermo ancora a 3h e 35. Spero di migliorarmi al più presto.
P: Qual' é il tuo parere sulla moda dilagante degli ultimi tempi ovvero le ultra maratone...esagerazione oppure é giusto spingersi sempre oltre?
M:Confrontarsi sulle ultra non è da tutti. già fare una trail provoca un dispendio di energia non indifferente; ho il massimo rispetto per gli ultrarunner. Il fatto di spingersi sempre oltre non mi trova in disaccordo. Mi piace sempre la sfida con se stessi… non a caso citavo prima Marco Olmo. Sono in linea anche con la citazione di t.s. Eliot che sta in testa al mo blog “solo coloro che rischiano di andare troppo lontano scoprono fin dove possono arrivare”.
P: Quale gara nella tua regione ci consiglieresti?
M:Ci sono molte belle gare di ogni tipo. Penso che potrei consigliare la storica Miglianico Tour, gara internazionale che nel 2010 avrà la sua quarantesima edizione. Una gara tostissima su un percorso collinare di 9 km da ripetersi 2 volte. Consigliata solo per gente “tosta”. So che ha visto la partecipazione di molti top runner. E’ una gara che non può mancare nelle corse di un runner.
P: Completo attillato oppure classica tenuta da atletica leggera?
M:Trovo molto pratico l’attillato soprattutto d’inverno, ma l’estate è bello vestirsi leggeri in tenuta di atletica leggera.
P:Qual' é il tuo pensiero sui blogtrotters?
M:Un iniziativa encomiabile. E’ bellissimo avere questo angolo virtuale dove incontrasi con amici che hanno la tua stessa passione, i tuoi stessi interessi e che fa nascere bei legami di amicizia. Io e te ne siamo un esempio, vero Pasteo?
P:E' proprio così caro Mario come ho detto all' inizio dell'intervista ci siamo conosciuti tramite FB ed i nostri blog ma quando ci siamo incontrati a Firenze i nostri sorrisi si sono incrociati e dal primo secondo che ti ho visto ho notato molto feeling anche al di là della passione sportiva! E' davvero bello poter testimoniare che internet non é sempre quel mezzo pericoloso come troppe volte viene dipinto in TV (anche se bisogna sempre stare attenti!) ma ci sono anche casi come questo che sono davvero positivi. Grazie Mario le tue risposte sono state davvero molto interessanti ed io ti saluto sperando che ci sia la possibilità di vederci presto.
Pasteo vi saluta ricordandovi di controllare la posta...una mia mail potrebbe già esservi arrivata perché il prossimo ad essere intervistato potresti essere tu!
A TUTTI VOI...GOOD RUN!
........bravi ragazzi,non fate altro che alimentare linfa energetica e positiva a tutti i runners più e meno tosti che seguono queste semplici,divertenti,genuine interviste!ciao a tutti!Flora.
RispondiEliminaCiao pasteo continua con queste interviste, sono veramente interessanti. Hai avuto una gran bella idea!
RispondiEliminaGrazie Alberto... é stato davvero un onore per me, complimenti ancora dell'iniziativa...
RispondiEliminaBèlla Pasteo e un piacere conoscere anche Mario. ciao
RispondiEliminaormai questo angolo delle interviste è un must. Anche se è solo la seconda trovo sia proprio una bella iniziativa e si conoscono anche altri blogger!
RispondiEliminaquest'iniziativa delle interviste mi piace proprio! Bravo Pasteo!
RispondiEliminaE bravo anche a Mario!
Questo del mercoledì è un appuntamento che ormai ho in agenda!
RispondiEliminaBravo Alberto e bravo Mario!!
@ Tutti Grazie siete molto gentili ma ricordate che i protagonisti di questa nuova rubrica siete voi!
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