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Il silenzioso rumore della costanza

 

Era un tardo pomeriggio di inizio settembre ed io mi stavo approcciando al podismo. "Dove cavolo vai conciato così!?!" sbottò mio padre mentre io imperterrito, verso il mio grande obbiettivo, guardavo solamente verso un' unica direzione. Pesavo più di 100 kg e le diete iniziate e finite tre giorni dopo erano ormai all'ordine del giorno. I primi allenamenti furono esilaranti! Uscivo da casa e facevo il giro del parcheggio:fine! Cioè saranno stati 400 metri in tutto per cui era davvero tutto improvvisato ma la voglia di cambiamento era davvero irrefrenabile. Tutti mi prendevano per i fondelli e non mancavano gli sfottò ad ogni occasione e ciò che davvero mi lasciava perplesso era che arrivavano da gente che avrebbe dovuto tacere perché non avanzavano nulla da poter dire. "È arrivato il maratoneta!" mi gridavano all'ingresso di qualche bar a Pieve di Soligo quasi come screzio, come a voler sottolineare che ero il contrario di ciò che volevo far apparire. Una volta un vecchio compagno di merende mi disse che potevo fare tutto ciò che pensavo e che avrei potuto lottare finché volevo ma sarei sempre rimasto quello che ero perché il lupo perde il pelo ma non il vizio. Mi sono leccato le ferite ed ho cercato di reagire alle avversità. Niente è facile nella vita e nulla è scontato ma se c'è una cosa che non mi ha mai spaventato è lottare e capovolgere le previsioni! Le chiacchiere da bar non mi scalfirono ma mi lasciarono del tutto indifferente. Ho iniziato a leggere libri sull'alimentazione e altri sulle preparazioni atletiche. Quello che sicuramente ha cambiato il mio approccio alla corsa è stato un manuale di Geff Galloway un libro completo ed esaustivo. Gli anni nel frattempo sono passati arricchendo la mia esperienza e adesso posso permettermi di creare le mie preparazioni centrando molto spesso gli obbiettivi. Ciò che ha reso possibile il mio presente è stata sicuramente la costanza che insieme alla dedizione e all'impegno mi ha regalato soddisfazioni davvero impensabili. Ogni maratona, mezza maratona o semplice corsa parte sempre dal primo passo, dal primo attimo e senza quello non ci sarebbe un traguardo o un punto d'arrivo. Infatti molto spesso quando esco a correre ripenso a quel ragazzo che faceva il giro del parcheggio e che adesso è un uomo che ha realizzato tanti sogni sportivi e che si impegna ancora per mantenere viva la passione.

"Non morirò mai per un'idea...preferisco un'idea  per cui vivere" (Caparezza)

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