Stiamo per fare un salto indietro nel tempo, indietro di anni, anzi di decenni, fino a ritornare all'inizio degli anni '80. Te li ricordi gli anni '80? I ruggenti e spensierati anni '80? Oppure ne hai semplicemente solo sentito parlare? Benissimo! Are you ready allora. È il 1980, per le strade girano le Diane della Citroen, le Renault 4, le Fiat 127, le Ritmo, le A112, qualche 131 supermirafiori e raramente una BMW o una Mercedes di qualche benestante del periodo. La Juve e l'Inter si contendono lo scudetto, che poi vincerà l'Inter e Vasco Rossi che ancora non aveva scritto Vita Spericolata ma che già era stato bandito dalle reti della Rai dopo un articolo di Natas Salvataggio. Le televisioni private iniziano a spuntare come funghi e le pubblicità sono ancora molto divertenti. Nei bar stanno per arrivare i cabinati con schermi ancora in bianco e nero, i giochi elettronici per i vecchi di quel tempo, videogiochi per i gestori e macchinette mangiasoldi per i genitori. Sta' di fatto che in pochissimo tempo cominciarono a nascere le prime sale giochi e tutti i bar, ma proprio tutti, avevano almeno un videogioco. Bastava inserire una moneta da 50 Lire per catapultarsi in una nuova dimensione fatta di fantasia , suoni e luci ipnotiche che attiravano i ragazzini promettendo emozioni e divertimento. I più abili giocavano anche delle ore con pochi spiccioli, altri non c'azzeccavano proprio, il gioco si concludeva in pochi minuti e finivano poi per contendersi il posto attorno all schermo per ammirare chi invece sapeva smanettare per bene. Di giochi ce n'erano per tutti i gusti dal calcio alle navicelle spaziali passando anche per improbabili mostri da dover uccidere per passare al livello successivo. C'erano anche i videogiochi sull'atletica e credo che Olimpiadi Konami (Track & Field il vero nome) sia in assoluto quello più riuscito. Dovevi premere in modo velocissimo i tasti e muovere freneticamente il joystick e più andavi avanti più dovevi farlo velocemente, talmente tanto che dopo aver giocato sembravi essere affetto da delirium tremens. Sugli schermi di tutti i videogiochi lampeggiava sempre la stessa scritta:Insert Coin Press Start. In italiano suonerebbe all'incirca "inserire la moneta premere avvio". A guardarlo bene però, con mente da podista ovviamente, non si può non notare una piccola rassomiglianza con il mondo del running. "Inserisci la moneta" in fondo non è simile all' "iscriviti adesso" che trovi sui siti delle gare o sulle piattaforme che offrono il servizio di iscrizione? Certo che il costo non è esattamente quello di un penny ma tralasciando questo "inutile" dettaglio possiamo dire che a quel punto si può pensare a premere avvio. All'inizio tutto sarà facile anzi easy per restare in tema videogame. Le settimane inizieranno a sommarsi e così si passerà al livello successivo con i lunghi che daranno l'accesso per proseguire il "gioco". In questo caso non si vincono le vite come accadeva con gli arcade quando i punti, anzi lo score, raggiungeva un certo quantitativo ma se tutto andrà bene si arriverà allo stage finale:la gara! Che sia una mezza maratona, maratona o semplicemente la tapasciata del paese poco importa perché sarai li e cercherai di far fruttare tutto il tuo impegno. Lo sparo dello starter arriverà esattamente come quel "are you ready" scandita da una voce registrata appena premuto start e ci si giocherà la sfida. Sarebbe bello avere ancora la spensieratezza degli anni '80 specialmente per noi figli dei '70 ma ciò è praticamente utopia pura. Però sarà possibile sorridere dopo aver letto questo post, magari pensare alla prossima corsa che ci piacerebbe fare e dopo aver fatto "Insert Coin" premere subito il tasto "Start" e partire per una nuova esperienza importante sperando ovviamente di arrivare nel migliore dei modi al finish ed evitando il più possibile di fare Game Over.

Commenti
Posta un commento
Grazie per aver contribuito ad arricchire il mio blog...