Passa ai contenuti principali

Percorso dei 5 colli


Rieccoci tra le colline, le mie amatissime colline trevigiane lungo un percorso splendido ma abbastanza impegnativo. Il cielo nuvoloso sembrava aver dato ragione alle previsioni che avevano preannunciato coperto con piogge moderate da metà mattinata. Le piogge sono state così moderate che nemmeno si sono fatte vedere ma questo non é stato negativo in quanto le nuvole hanno coperto il sole per quasi tutto il tempo evitandomi una cotta. 36 km in programma e dopo la partenza da Pieve di Soligo eccomi raggiungere, dopo una decisa salita, la località Collagù preceduta dalle 2 splendide fontanelle che sgorgano direttamente dalla roccia. Nemmeno il tempo di guardare il panorama e giù in discesa libera verso Farra di Soligo! Breve tratto pianeggiante dopo di chè la salita verso le cime delle "piccole montagne di Farra", piccole solo sulla carta in quanto le pendenze sono importanti. Su e giù tra sentieri splendidi che nel bosco Impero hanno trovato la loro migliore zona. Riguadagnata Collagù ecco che davanti a me avevo 5 km in discesa su sterrato reso un pochino tecnico dall'erosione delle piogge. Il 17° km era ormai compiuto e dopo un piccolo tratto lungo la SP4 ed un veloce passaggio per Solighetto (mio paese natale) eccomi puntare verso le vetta del monte Villa. I panorami verso i sentieri del "Villa" sono un colpo d'occhio magnifico mentre il sudore scendeva copioso dal mio volto. Raggiunti i sentieri in cresta inizio a divertirmi nei continui cambi di pendenza ma il fatto era dettato solo dall'energia che ancora avevo a disposizione. La direzione era quella verso il Molinetto della croda che ho raggiunto verso il 25° km. A questo punto avevo davanti a me uno dei sentieri più impegnativi della zona! 500 metri di sentiero con un dislivello positivo di 150 metri quindi una pendenza media del 30% che da queste parti non é poca roba. Raggiunto il bivacco Marsini ho sofferto un pochino i sali scendi che mi hanno portato alla località Mondaresca e anche qui i panorami non si sono fatti mancare. Discesa veloce verso valle dopo di che mi sono rimesso in direzione monte Villa ma stavolta senza passare per le creste ma per la zona del "Canalet" dove monte Villa e monte Cisa si intersecano. Stanco ma con ancora un po' di benzina in corpo affronto la discesa verso Solighetto mentre il Garmin diceva che ormai erano 35 i km macinati fin lì. Ultimo chilometro e mezzo lungo la ciclabile del paese e quindi stop nuovamente a Pieve di Soligo. Allenamento decisamente duro che con i suoi 36,5 km e 1350 D+ ha saputo mettermi alla prova. Il tutto in 3h58'37'' in solitaria tra la natura ed i miei pensieri.
www.pasteo-runners.blogspot.com siti

Commenti

Post popolari in questo blog

Fino all'ultimo metro (biografia di Alberto Bressan Pasteo)

Vuoi scaricare gratuitamente la mia biografia "Fino all'ultimo metro"? Non c'è niente di più semplice perché ti basterà   CLICCARE QUI . Una volta aperto il link procedere con il download Grazie Alberto Bressan Pasteo

Che nessuno spezzi la catena

La luce era soffusa dentro la stanza mentre la medium invitava i presenti a sedersi. L'odore invadente dell'incenso era fortissimo quasi nauseabondo e si mescolava con il profumo di cera delle candele. Attorno al tavolo c'era Francesca, Riccardo, Michele, Davide, Manuela e Nicola. "Signori mi raccomando- urlò la medium- non spezzate la catena!". I presenti si sedettero e si presero per mano mentre la medium iniziava ad andare in trance. "Spirito del blog di Pasteo ci sei!??!!" urlò la medium mentre attorno tutto taceva. "Spirito del blog di Pasteo dacci un segno!". Nulla stava accadendo mentre i presenti iniziavano a dubitare della medium. Quest'ultima, evidentemente irritata, iniziò ad assumere espressioni piuttosto strane. Nel silenzio più assordante, con attorno persone attonite, la donna iniziò ad agitarsi:"sento una negatività, percepisco una persona ostile tra di voi che sta ostacolando il contatto!" La medium con uno sguard...

I "prigionieri"

Una delle affermazioni più comuni alla domanda “cosa ti regala la corsa” é: “la sensazione di libertà!” Oppure “la corsa libera la mente” o ancora “la corsa libera dallo stress”. Io aggiungerei pure che la corsa libera le endorfine che poi migliorano l'umore ma ce ne sarebbero molte altre che sancirebbero il legame tra corsa e libertà. Sembra un paradosso ma in certi casi, rari per fortuna, questa libertà si può trasformare in una vera e propria  prigionia e molto spesso porta all'allontanarsi dalla corsa e dallo sport in generale. A me  sono capitate delle situazioni dove ho potuto davvero vedere in prima persona alcuni casi  che voglio raccontare e per i quali userò nomi di fantasia. La “cella” del cronometro ad esempio! Nel 2008 al termine della Trevisomarathon  incontrai Lucio che era vistosamente nervoso! Era un mio compagno di squadra ed  eravamo fuori dallo stadio Tenni. Sapevo che aveva tentato un tempo molto impegnativo  realizzando un incredibile...